Folloproof, and other mathematical meditations, di Bryan Hayes

Come suggerito dal sottotitolo, la lettura di Foolproof offre l’opportunità di meditare sulla matematica e sui suoi vari aspetti affascinanti, correndo il rischio di finire per innamorarsene. Terminata la lettura ci si trova inevitabilmente a concordare con l’autore:

“la matematica è troppo importante e troppo divertente per essere lasciata ai matematici”.

Copertina Libro

Foolproof

Senior contributing writer presso American Scientist, Brian Hayes si definisce “non originario della Repubblica dei Numeri” e racconta come, proprio grazie al suo lavoro come giornalista scientifico, abbia finito per passare gran parte della sua vita in quella nazione, frequentando circoli matematici, imbattendosi in concetti inaspettati, ed arrivando addirittura a fare delle piccole scoperte scientifiche lungo la strada.

La consapevolezza di quanto la sua vita “sia stata notevolmente arricchita dall’esperienza”, unita ad un profondo senso di riconoscenza verso i matematici che ha incontrato, sembrano essere i motivi principali dietro la pubblicazione di questo volume.

Foolproof è una raccolta di brevi saggi sulla matematica, che spazia da resoconti storici a discussioni su argomenti di ricerca attuali, passando per discussioni su problemi vecchi e nuovi.

Il gusto dell’autore ed il suo personale interesse per l’informatica e i modelli matematici traspaiono più di una volta: Hayes non si fa sfuggire l’occasione di discutere dell’implementazione di algoritmi e delle applicazioni della scienza dei numeri alla vita quotidiana.

Forse è questo l’unico, seppur piccolissimo, neo di questa raccolta: il mondo matematico qui descritto non è che una solo una piccola regione dell’intero paesaggio. D’altro canto, è proprio la familiarità dell’autore con gli argomenti trattati a permettergli di mostrare la sua grande passione per l’argomento, scendendo nella profondità dei dettagli senza tediare il lettore.

L’ultimo pezzo della collezione, a cui il libro deve il suo nome, medita sul valore delle dimostrazioni computerizzate, offrendo un resoconto completo su un argomento controverso in matematica e in filosofia della scienza ai giorni nostri.

Esperto e abile narratore, Hayes punta i suoi riflettori sulle le storie che si celano dietro un risultato o un concetto matematico, e allo stesso tempo fornisce interessanti resoconti sul suo personale viaggio verso la comprensione di un concetto o argomento. Tra i punti di forza vanno certamente evidenziati l’abilità di Hayes nel mettere in risalto le caratteristiche di un risultato matematico che lo rendono particolarmente attraente, così come l’uso magistrale di stratagemmi narrativi per stimolare l’interesse del lettore- Il settimo capitolo inizia con un sogno, il primo rivede una storia ben nota sul giovane Gauss, il nono fornisce un resoconto storico di ciò che ha portato Markov alla definizione del suo modello ampiamente utilizzato per i processi stocastici.

Come in tutte le buone storie, ogni pezzo della collezione finisce con una morale, un insegnamento che accompagni il lettore e lo porti ad interrogarsi sulla bellezza della matematica e sugli sforzi umani che si celano dietro a celebri risultati matematici.
Essendo una raccolta di articoli divulgativi, il libro è chiaramente destinato (ma non limitato) ad un pubblico generico. Può fornire agli studenti delle scuole superiori, agli scienziati di altri ambiti, ed ai lettori curiosi una visione unica di un mondo che a volte viene percepito come molto astratto e distante.

Ultimo ma non meno importante, il libro è anche molto piacevole per i matematici stessi e offre un ottimo esempio di come la comunicazione scientifica sulla matematica dovrebbe e possa essere fatta.

CC BY-NC-SA 4.0
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