essenza-matematica

Torniamo ad ospitare su “Math is in the Air” un Carnevale della Matematica. Esattamente ci onoriamo di presentare qui l’edizione numero 125.

Il tema che abbiamo scelto è “Matematica e Libertà”, ma volendo si potrebbe anche modificare di poco la frase e dire che “Matematica è Libertà” richiamando le ben note parole di George Cantor inserite nell’immagine iniziale.

In questa ottica quindi ci sentiamo liberi di non seguire nessuna delle tradizioni tipiche dei precedenti Carnevali (se proprio siete così curiosi trovate il verso della poesia Gaussiana  e la cellula melodica che accompagnano ogni edizione in fondo a questo post).

Non troverete, per esempio,  l’elenco delle proprietà del 125 e, se non potete farne a meno, vi invitiamo a dare uno sguardo qui o qui (se appartenete all’insieme intersezione fra appassionati di matematica e vecchie automobili).

Abbiamo approfittato del tema per chiedere allo staff del nostro Blog di esprimere una breve riflessione sul tema proposto.

Le riportiamo qui partendo da questa Poesia proposta da Enrico De Giuli che,  in stile dantesco riassume l’essenza del tema:

Libertà da A a B

Chi matematica studia lo sa
che cammini ci sono a milioni
per giungere a B partendo da A.

Il professor Hilbert ebbe visioni
che uno spazio formano assieme
e infinite son le sue dimensioni.

Se arrivar presto è la tua speme
il dritto segmento dovrai seguire
che le distanze nel piano lui spreme.

Ma un’altra strada puoi esibire
che vada bene per come ti senti
scegli la curva con tutto l’ardire!

Sezioni coniche, son attraenti,
il grande Isaac dedusse stupito
che son seguite dai corpi cadenti.

Quando le studi, di primo acchito,
posson sembrare un po’ complicate,
ma dopo le usi a menadito.

Seni e coseni che fan ondate
se andar al mare molto ti piace
io ti dico di usar a palate.

Una spezzata, che è senza pace,
catenaria o polinomiale,
ipergeometrica se sei audace.

Se far tanti giri trovi geniale,
è facilissimo, caro lettore,
puoi disegnare una spirale.

Potrei proseguire ore e ore
tante curve ho ancora da dire
…fin qui lo vedo il tuo terrore!

Ma se gli amici vuoi stupire
la curva frattale d’un luminare
con gran pazienza potrai seguire.

La fantasia giammai imbrigliare
e per dimostrare la tua libertà
una via infinita immaginare…

per giungere a B partendo da A.

 

Inseriamo poi la riflessione di Pierandrea che richiama giustamente la frase di Cantor.

“L’essenza della matematica è la sua libertà” sosteneva Georg Cantor sicuramente non a caso. Degnamente la matematica si può presentare come emblema di una ricerca sconfinata e libera, priva di vincoli e di pregiudizi sostanziali. Il matematico è libero di creare, di distruggere e fondamentalmente di dubitare. Un matematico è libero perché può svegliarsi con la convinzione che il teorema di Pitagora possa non essere vero. E’ libero perché può cercare una dimostrazione che confuti il pensiero comune, che si opponga ad un pensiero consolidato se lo ritiene inopportuno. Un matematico è libero perché può sbagliarsi e capire, più affondo, la vera essenza del perché il Teorema di Pitagora è una meravigliosa poesia… vera.

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C’è poi Pasquale che, da ingegnere, prova a dare un’altra prospettiva:

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Un libro dialogo sulla libertà in matematica

Gli ingegneri spesso utilizzano la matematica come mero strumento; in modo meccanico per risolvere problemi noti. Trovo questo modo di lavorare con la matematica offensivo nei confronti della matematica stesso e riduttivo rispetto alle capacità della mente umana di apprezzare la bellezza di una disciplina cosi poliedrica e versatile. Per tale ragione, ogni volta, decido di applicare la matematica in modo consapevole, di andare oltre i limiti imposti dal mio corso di studio e dal mio lavoro.
Quella che all’inizio era solo una passione ho scoperto che poteva applicarsi anche al mio lavoro. Quando ho cominciato a capire le regole dietro le formule già confezionate, quando ho cominciato a capire come quei tool matematici che ogni giorno usavo funzionavano realmente ne ho capito i veri meccanismi e limiti e, cosa più importante, ho capito come superare questi limiti. Per la prima volta mi sono sentito libero di giocare con la matematica, di applicarla al mio lavoro per andare oltre la comune visione che noi ingegneri spesso abbiamo di essa.
Sapere come le cose funzionano vuol dire avere il controllo su di esse, da mero utilizzatore all’improvviso diventi sovrano del tuo piccolo mondo e questo si ripercuote sul tuo lavoro, sulla tua capacità di risolvere problemi complessi usando metodi che nemmeno pensavi potessero esistere; ma questo si ripercuote anche sul tuo spirito, ti rende consapevole e libero di giocare con i numeri e con la matematica in generale.
Quello che voglio dire a chiunque si trovi ad utilizzare la matematica è di investigarla e capirla, di applicarla in modo consapevole e scoprire che la ricompensa che ne deriva è un senso di libertà e invincibilità che solo chi conosce e governa la matematica può capire.

 Altre due brevi riflessioni ci vengono da Francesca e Valerio. La prima ci scrive:

Riguardo a matematica e libertà, credo non ci siano parole migliori che quelle che George Orwell, nel suo celeberrimo 1984, mette in bocca a Winston: “Freedom is the freedom to say that two plus two makes four. If this is granted, all else follows.”

 Il secondo invece:

“La Matematica, è una scienza pura, e quindi (almeno per me) una delle massime forme di libertà di pensiero. Certo non è di facile accesso come scienza, e richiede molto studio, ma una volta entrati in questo mondo, le possibilità di esplorarlo  dipendono esclusivamente dalla nostra capacità di pensiero. Possiamo muoverci in uno spazio a infinite dimensioni o trovare schemi nascosti in una successioni di numeri che sembra non avere logica, senza avere limiti dalla esperienza pratica in cui ci troviamo.”


Veniamo quindi ai contributi dei blogger scientifici che ci hanno inviato i loro contributi per questa 125sima edizione.

Il primo che riportiamo è il contributo di  Roberto Zanasi con un articolo dal titolo: Perché non è così facile generare numeri primi? 


 

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Ritratto di Luca Pacioli (fonte https://pitagoraedintorni.blogspot.com)

Proseguiamo con i contributi di Flavio/Dioniso che sono i seguenti:

–  Il ritratto di fra’ Luca Pacioli al museo di Capodimonte: tra  i molti altri capolavori contenuti in quella meraviglia assoluta che è il museo di Capodimonte si trova anche il ritratto di fra’ Luca Pacioli. L’articolo contiene una breve decrizione del quadro.

La costruzione di una scala musicale attraverso i numeri – F. Talamucci: scale musicalii e numeri.   In merito a questo articolo scrive: “Riporto diverse citazioni dall’articolo “La costruzione di una scala musicale attraverso i numeri” di Federico Talamucci. Tra cui un’osservazione, su tre tra le più importanti scale introdotte nella musica occidentale attraverso i secoli, che definirei un capolavoro di sintesi”


A seguire arriva una bella serie di contributi inviati dall’infaticabile Maurizio Codogno:

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Fonte: https://xmau.com/wp/notiziole/

– Sul Post trovi i Quizzini per Natale , con relative risposte ;  poi c’è “Dal latinorum al maticsipsilon”   che spiega tristemente come la matematica abbia soppiantato il latino come modo per non far capire nulla alla gente.

Sulle Notiziole al solito ho quizzini: Colorare,    Stella a cinque punte2019 in cifre Sfere e cilindri , Tre cerchi.

Ho poi recensioni:
Il caso non esiste : ottima spiegazione del perché non dobbiamo stupirci delle coincidenze
Matematica e letteratura : Analogie e convergenze: vari contributi, ma abbastanza discontinuo
Noi e la matematica: come si può arrivare ad amare la matematica
Geometrie senza limiti: un approccio diverso alla storia delle geometrie non euclidee
Everybody Lies : un modo nuovo per trovare domande e risposte

Infine due notiziole di povera matematica:
Moltiplicazioni complicate : serve davvero cercare la calcolatrice per ogni conto?
Ancora inversioni a O: proprio non ce la fanno a vedere cosa sono 360 gradi.

A queste Maurizio  aggiunge anche: Gli anziani condividono davvero più fake news dei giovani?. Spesso i giornali, ma anche gli articoli di settore, sbattono in prima pagina una sfilza di numeri che però sono solo una parte della storia.


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Fonte: https://annalisasanti.blogspot.com

Annalisa Santi ci invia quanto segue:  dato il tema annunciato “Matematica e libertà” ho optato per contributi in “libertà” e a tema numerico.
Per questo Carnevale propongo questi tre articoli:
– uno per inaugurare il nuovo anno 2019 come numero felice, “2019 sinonimo di Felicità”
– uno sui numeri di Sophie Germain, “I magici numeri di Sophie Germain”
–  l’ultimo sulle cicale e i numeri primi 13 e 17, “Cicale…dal canto romantico ai numeri primi 13 e 17”


A seguire ecco i contributi inviati da Leonardo Petrillo per il  Carnevale di questo mese. Trattasi della puntata n.7 della serie di post relativi all’analisi complessa che sta andando avanti sul mio blog Scienza e Musica. Questa volta gli argomenti principali sono i residui e chiaramente il fondamentale teorema dei residui. Non manca tuttavia un’ “immersione geometrica” relativa alle trasformazioni conformi.


Poseguiamo con i Rudi Mathematici (e ritardatari :-)) che ci propongono i loro contenuti con la loro solita simpatia e facilità di scrittura:

Quel che è successo nel nostro blog tra il 14 dicembre e oggi è questa roba qui:

Ministero per la complicazione degli affari mica tanto semplici : dove il Grande Capo mostra aspetti inattesi e sorprendenti del modo di contare i giorni. Ora che ci faccio caso, dev’esserci qualche perversa relazione tra il fatto che I Rudi Mathematici vadano pazzi per i vari calendari e il fatto che riescano immancabilmente ad essere in ritardo sulle scadenze. Bisognerebbe indagare.

L’Enigma di Chaucer : qui, sempre dall’instancabile penna del GC, un ennesimo Canterbury puzzle: si tira fuori niente meno colui che ha iniziato tutto, Chaucer, l’autore dei Canterbury Tales.

GIMPS strikes back: Oh, questo è un raro post non programmato: ma potevamo restare in silenzio, quando abbiamo visto che il GIMPS ha sfoderato un altro numero primo?

 – Buon compleanno Arthur:  ne escono 12 all’anno, uno  per mese solare,  ma i Carnevali, sfasati come sono, a volte ne hanno anche due, o nessuno. In questo spieghiamo a tutti la differenza tra cannone e cannocchiale, e cosa succede quando decidono di fronteggiarsi.

Siate folli, siate strambi: Oh beh, questo è il solito post istituzionale di soluzione al quesito pubblicato sul Le Scienze: certo, si trattava di una ambientazione un po’ insolita, visto che ci ha portati in quel di Strambino, dove si tiene una Grande Riunione dei Divulgatori. Davvero, eh…

Calendario RM-2019: L’ho già detto tante volte, continuerò a confessarlo:  i ritardi di RM sono tutti opera mia, Piotr. Sarà in ritardo anche RM240 (il numero che chiude un ventennio!), sempre per la stessa ragione. Un po’ in ritardo è uscito anche il “gadget per eccellenza” di RM: il Calendario 2019. In ritardo,  ma c’è.

– Prima  o poi uscirà perfino  RM240, e quando lo farà sarà raggiungibile a questo link:  – ma per ora, il link  è muto. Indovinello gratuito: indovina di chi è la colpa?

 


 

Non potevano mancare i molti contributi di Gianluigi Filippelli (che ultimamente pubblica davvero tanti contributi interessanti) che qui di seguito elenchiamo usando le sue parole: “Inizio con la serie di articoli sulla geometria e la forma dell’universo, in ordine cronologico di pubblicazione:
–   Il nostro piccolo universo piatto
–   L’universo come piano proiettivo
–   Vivere in un dodecaedro
–   Topologia cosmica

Tra astronomia e matematica ecco invece i due articoli dedicati a Tolkien e alla Terra di Mezzo:
–  L’ultima luna d’autunno: i metodi astromatematici per determinare l’inizio del calendario dei nani
–  Le grandi domande della vita: Speciale Terra di Mezzo: un piccolo excursus sulla matematica della Terra di Mezzo
– Nuovo articolo della serie dei Ritratti dedicato a Sophus Lie
– Per la matematica ricreativa un esame veloce sulla matematica dietro il gioco di carte Dobble
– Infine Disegnare un buco nero : un piccolo approfondimento sul lavoro di Roger Penrose relativamente alla rappresentazione dei buchi neri, con in chiusura un piccolo spunto didattico.
Anarchica matematica: è più una copertina di chiusura che un vero e proprio contributo visto che è il grafico di 5 funzioni che sono apparse sui muri di Bruxelles nel 2016.


 Terminiano in bellezza con i contributi di Roberto Natalini e il sito MaddMaths. Ecco quello che ci invia Roberto:

Recentemente abbiamo riportato le simulazioni di matematica e fisica
proposte recentemente dal Miur.
In queste ore però alcuni docenti di matematica e fisica e professionisti della didattica di queste due discipline, hanno proposto una petizione su Change.org esprimendo forte preoccupazione per le caratteristiche che sembra dovrebbe avere la seconda prova scritta all’esame di Stato dei licei scientifici.  Riportiamo qui sotto la petizione che in pochi minuti ha raggiunto un notevole numero di firme, e che può essere firmata qui

Poi la morte di alcuni famosi matematici. Noi per ora abbiamo coperto Bourgain: L’impatto matematico di Jean Bourgain . Ma purtroppo sono morti anche Stein, Atiyah e qualche altro in pochi giorni.

– Buon 2019 con l’Almanacco MaddMaths!: con questo Almanacco MaddMaths! 2018 continuiamo una tradizione che ci sta accompagnando da qualche anno, tanto che quest’anno abbiamo creato una pagina in cui potete trovare tutti gli Almanacchi fino al 2010 (meno uno). Come ogni anno, vi proponiamo una piccola selezione degli articoli che riteniamo siamo particolarmente significativi di come abbiamo provato a fare MaddMaths! in questo anno appena trascorso. Gli articoli sono stati scelti dai nostri coordinatori e non sono necessariamente i più visti dai lettori.

Le citazioni non sono tutto, ma: complimenti Raffaella!: Raffaella Servadei è una matematica Italiana che lavora nell’ambito delle equazioni alle derivate parziali. Professore Associato presso l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, è presenza stabile sbarredelle classifiche degli “Highly cited researchers” e “highly cited articles” dal 2012. Nel 2018 come nel 2017, figura fra i  5  matematici italiani più citati. Luciano Mari, RTDB all’Università di Torino ha raccolto questa bella intervista per noi.

Fare matematica in cattività:  a volte, distratti dalle tante cose quotidiane, a molti matematici piace pensare che un periodo di reclusione possa essere salutare per il lavoro, un periodo in cui siamo obbligati solo a pensare. Purtroppo però ci sono matematici che questa condizione l’hanno sperimentata veramente, nella cella di una prigione o in un ospedale psichiatrico. Di questo ci parla Nicola Ciccoli, con un testo dal tono particolarmente invernale.


E con questo ultimo contributo si conclude questa edizione del carnevale della matematica.

La prossima, come da tradizione, sarà ospitata dai Rudi Mathematici (almeno così abbiamo capito noi).


Salutiamo i nostri infaticabili lettori che sono arrivati fino qui e gli regaliamo il verso della poesia Gaussiana e a seguire la cellula melodica.

 “tra i cespugli. Tra i cespugli? tra i cespugli!”
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CC BY-NC-SA 4.0
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