Gioia e tripudio
Oggi, primo agosto 2018, durante l’International Congress of Mathematicians (ICM) a Rio de Janeiro è stata assegnata la Medaglia Fields al matematico italiano Alessio Figalli.
Il premio
Come si legge dalla pagina ufficiale dell’International Mathematical Union (IMU), la Medaglia Fields è un premio riconosciuto a matematici (che non abbiano superato i 40 anni d’età) che si siano distinti per i loro eccezionali contributi con la promessa di promettenti sviluppi futuri.
La commissione giudicatrice è scelta dal comitato esecutivo dell’IMU ed è di solito presieduta dal Presidente dell’IMU stesso. I nomi dei membri, eccetto quello del Presidente, restano anonimi fino al giorno dell’assegnazione del premio. La commissione è tenuta a nominare almeno due (e al massimo quattro) vincitori, cercando di rappresentare diversi campi della matematica.
Il riconoscimento viene accompagnato da un premio in denaro di 15000 dollari canadesi, il nome usato per identificarlo è in onore del matematico John Charles Fields che lo ha ideato, ed il cui contributo è stato essenziale dal disegno della medaglia stessa alla raccolta dei fondi.
La medaglia fu assegnata per la prima volta nel 1936 al finlandese Lars Ahlfors e allo statunitense Jesse Douglas, ed è stata assegnata ogni quattro anni a partire dal 1950.
Finora solo un matematico italiano aveva vinto la Fields: Enrico Bombieri nel 1974 per aver portato importanti contributi nell’ambito dei numeri primi, delle funzioni univalenti e della congettura di Bieberbach locale, nella teoria delle funzioni di più variabili complesse e nella teoria delle equazioni alle derivate parziali e delle superfici minime; in particolare, alla soluzione del problema di Bernstein in più dimensioni.
Qui la lista di tutti i vincitori, e il numero di medagliati per Stato. Potete leggere anche lo Statutes for the Fields Medal.
Alessio Figalli
I vincitori della Medaglia Fields di quest’anno sono: Alessio Figalli, Caucher Birkar, Peter Scholze, Akshay Venkatesh.
Lo staff di Math is in the air ha deciso di dedicare questo post interamente ad Alessio Figalli.
Nato a Roma nel 1984, ha conseguito la Laurea in Matematica presso la Scuola Normale Superiore (SNS) di Pisa ed il Dottorato di Ricerca in cotutela tra la SNS di Pisa e l’École Normale Supérieure (ENS) di Lyon, sotto la direzione di Luigi Ambrosio e Cédric Villani. Nel 2007 è divenuto Chargé de recherche CNRS, nel 2008 Professeur Hadamard presso l’École Polytechnique, nel 2009 si è trasferito in Texas come Associate Professor, divenendo Full Professor nel 2011 e R. L. Moore Chair holder nel 2013. Dal 2016, è Professore all’Eidgenössische Technische Hochschule Zürich (ETH) a Zurigo.
Tra i molteplici riconoscimenti, ricordiamo: il premio Gioacchino Iapichino dell’Accademia Nazionale dei Lincei nel 2010, i premi Peccot-Vimont e Cours Peccot del Collège de France nel 2011 e 2012, il premio dell’European Mathematical Society nel 2012, la Stampacchia Gold Medal nel 2015 e il premio Feltrinelli nel 2017, un grant dello European Research Council (ERC) nel 2016.
Si occupa principalmente di Calcolo delle Variazioni e Equazioni alle Derivate Parziali, con particolare attenzione alla teoria del trasporto ottimo, le equazioni di Monge-Ampère, disuguaglianze funzionali e geometriche, Equazioni alle Derivate Parziali ellittiche di tipo locale e non-locale, problemi free-boundary, equazioni di Hamilton-Jacobi, equazioni di trasporto con rough vector-fields, e matrici aleatorie. Per saperne di più visitate la sua pagina web.
Curiosità
1. Come forse già sapete, non è mai stato stabilito il Premio Nobel per la Matematica. La Medaglia Fields e il Premio Abel sono da molti definiti il “Nobel per la Matematica”, sebbene l’accostamento sia improprio per varie ragioni, tra cui il limite di età insito nel conferimento della Fields. Ma qual è la ragione di questa mancanza? Ci sono tre ipotesi, che potete leggere qui. Ne riporto solo una che in realtà sembra essere la meno attendibile ma di certo è la più simpatica (da OggiScienza dell’8 ottobre 2013).
“Una delle ipotesi sostiene che la moglie di Nobel l’avesse lasciato per fidanzarsi con Gösta Mittag-Leffler, uno dei matematici svedesi più in vista dell’epoca e che quindi il nostro benefattore avesse preferito non includere la matematica fra le categorie del premio, per non rischiare di dover assegnare l’ambito riconoscimento proprio al suo acerrimo nemico. Questa storia però è stata col tempo archiviata come leggenda, dopo la scoperta che a quanto pare Alfred Nobel non sarebbe mai stato sposato.”
2. Ho incontrato personalmente Alessio Figalli in alcuni convegni e ho assistito a dei suoi seminari. Si è sempre mostrato molto gentile e disponibile nel discutere di Matematica e nel rispondere alle domande dei curiosi. Sebbene il mio ambito di ricerca sia diverso dal suo, è sempre stato capace di farmi capire l’importanza dei suoi risultati durante i suoi seminari, uno dei quali si trova a questo link.
3. La Medaglia Fields è d’oro, reca l’effigie di Archimede e la scritta Transire suum pectus mundoque potiri, che tradotto significa
Trascendere i propri limiti e dominare l’universo.
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