Come ormai da tradizione, condividiamo con voi dei suggerimenti di letture divulgative da leggere sotto l’ombrellone (o in qualunque posto voi abbiate deciso di passare le vostre vacanze).

Buone vacanze a tutti voi da parte dello staff di “Math is in the Air”


Iniziamo con Maria Mannone che propone la lettura di “Simply, meccanica quantistica”. Ecco la sua breve recensione:

Breve, deliziosamente illustrato, chiaro. Dalle idee fondamentali della meccanica quantistica alle più recenti applicazioni dell’informatica quantistica, questo libro fornisce un utile ripasso a chi già conosce gli argomenti trattati, e un’affascinante introduzione a chi li affronta per la prima volta. Vivamente consigliato.

Proseguiamo con Lorenzo Mazza che suggerisce “Emma Castelnuovo” di Carla Degli Espositi e Nicoletta Lanciano. Ecco la sua motivazione:

Spendere delle parole in ricordo di Emma Castelnuovo non è cosa banale. La Castelnuovo non è stata solo una semplice insegnante di matematica, ma anche un’innovatrice, un’esperta di didattica, una donna energica e appassionata del suo lavoro, autrice di libri di testo, la quale ha saputo affrontare le mille sfide, educative e non, che le si sono presentate nel corso della sua vita. Con questo libro, le due autrici, dirette conoscitrici della Castelnuovo, mettono insieme i loro ricordi e quelli di tante altre persone (amici, ex allievi,…) che l’hanno conosciuta, tirando fuori una sua biografia con la quale descrivono, con un linguaggio chiaro e scorrevole, alcuni passaggi della sua vita, della sua formazione, delle sue vicissitudini e del suo lavoro (o, per meglio dire, della sua missione). Non troviamo formule matematiche all’interno del libro, ma preziose informazioni che ci permettono di comprendere meglio la storia e lo sviluppo dell’insegnamento della matematica in Italia nella seconda metà del XX secolo. Man mano che si va avanti nella lettura, si viene a scoprire che la vita e l’operato di questa piccola donna sono affascinanti tanto quanto le gesta di un qualche misterioso personaggio in un libro di avventura. Un libro che non può mancare nella bacheca di un qualunque insegnante di matematica.

Continuiamo con i suggerimenti di letture di Enrico Degiuli che ci propone due libri.

Il primo è:  L’universo senza stringhe,  Lee Smolin.

Una riflessione critica sulla teoria delle stringhe. Vista inizialmente come una possibile strada per l’unificazione di tutte le forze conosciute, questa teoria è diventata un po’ alla volta sempre più complicata e lontana dalla realtà, dando tuttavia la possibilità di scrivere innumerevoli articoli grazie alla sua ricchezza dal punto di vista matematico.

L’autore ragiona sul senso di fare scienza, sulla crisi della fisica teorica contemporanea e sul rischio che l’esistenza di “mode” nella ricerca faccia concentrare gli sforzi in un’unica direzione invece che mantenere una varietà di approcci.

Il secondo invece è: Il Tao della fisica, Fritjof Capra

L’autore mette in risalto interessanti analogie tra le filosofie orientali e la visione del mondo che scaturisce dalla fisica moderna.

La fisica classica con la sua regolarità e con le sue certezze trovava la sua naturale sponda filosofica nella concezione del mondo occidentale.

La meccanica quantistica descrive invece un mondo in continuo divenire, con particelle che nascono e muoiono di continuo, con fenomeni che non riusciamo a descrivere in modo preciso come dualità onda-particella. Tutte queste caratteristiche si abbinano in modo naturale alle filosofie orientali tanto che alcuni dei fisici che svilupparono la meccanica quantistica approfondirono personalmente questi temi filosofici.

Concludiamo i nostri suggerimenti con i libri proposti dall’altro Enrico del nostro staff che ci propone anche lui due libri con recensioni annesse che speriamo possano incuriosirvi.

Ecco la sua prima recensione:

Da alcuni anni, una decina, è facile imbattersi in qualcuno che indossa un t-shirt con un curioso pattern. Riproduce, in orizzontale, la figura stilizzata di una scimmia, poi un omuncolo tozzo, basso e con la clava, quindi altri 3 o 4 ominidi sempre più alti e più composti. La penultima figura a destra rappresenta un uomo contemporaneo.
L’ultima? Dipende, io ho visto praticamente ogni tipo di ciclista e bicicletta, ma anche runner a piedi e persino un pilota di drone col radiocomando.
Il titolo sotto queste t-shirt è, ovviamente, “L’Evoluzione Umana”.

Riflettendoci un minimo, appare improbabile che l’evoluzione darwiniana
faccia dei salti cosi’ bruschi e definitivi …
A conferma di questa intuizione, ci viene in aiuto un libro.
L’autrice, Evelyne Heyer, è una biologa e ricercatrice. Qui ci racconta della sua corposa ricerca sul campo su come si sia svolta, davvero, l’evoluzione umana, partendo dai prelievi genetici su numerose popolazioni africane e asiatiche e comparazioni con i loro antenati fossilizzati.

Senza voler entrare nel dettaglio, il risultato è che tutti noi, Homini
Sapiens, discendiamo da un antenato comune, originatosi in Africa 200,000
anni fa. Ma, sorprendentemente, esistono numerose tracce fossili di un ominide a lui precedente (vecchio di ben 700,000 anni), l’uomo di Neanderthal, risalenti a meno di 40,000 anni fa. E, sebbene non sia il nostro progenitore, la ricerca dimostra che i suoi geni fanno parte del DNA di quasi tutte le popolazioni.

Dunque … I nostri antenati hanno convissuto per decine di migliaia di anni con una sorta di “cugino un po’ selvaggio, peloso e anche più intelligente” (aveva un cranio più grande) e che, quotando l’autrice, “evidentemente compiva grandi conquiste sentimentali sulle appartenenti alla nostra specie…”
Il mistero è che sembra essersi improvvisamente estinto … Oppure …

Il resto lo leggete su L’Odissea Dei Geni di Evelyne Heyer. Neri Pozza
2021. Disponibile in libreria e come e-book.

La seconda proposta di lettura è invece la seguente:

Più che un libro di divulgazione scientifica, un libro su un divulgatore scientifico. E sulla sua famiglia. E sulla storia di quel periodo, sulla cultura e persino sulla poesia.
Credo non lo conoscano in molti, ma Rafaele Contu è stato probabilmente il maggiore divulgatore scientifico italiano nel periodo tra le due guerre, e tra i più attivi nel primo dopoguerra. Nato in Sardegna nel 1895, subito dopo la laurea in ingegneria viene folgorato dalle teorie di Einstein. Decide quindi, tra i primi, di portare in Italia il lavoro del celebre scienziato. Prima con le traduzioni di alcune delle sue opere, poi arrivando a pubblicare per Hoepli libri con titoli tipo: “La teoria della relatività di Einstein accessibile a tutti”. Stimato da Majorana e Fermi, convincerà quest’ultimo, dopo il Nobel, a scrivere articoli divulgativi per una sua rivista.
Scienziato, divulgatore, giornalista, scrittore, poeta e amico di grandi poeti (Ungaretti, Montale, D’Annunzio, Saba…). Ma anche fascista e stimato dai maggiori antifascisti. Poliedrico e vulcanico è stato, tra l’altro, il fondatore di riviste di divulgazione come “Scienza&Vita” e “Ulisse”.
E chissà cosa altro avrebbe potuto fare, se non fosse morto a nemmeno 60 anni …
Avrebbe fatto sicuramente impallidire l’intera dinastia degli “Angelas” !

Aggiungo che il libro è lontanissimo dalle classiche biografie. Tutto inizia quando il nipote Luigi, l’autore, svuotando la casa di famiglia, entra per la prima volta in stretta relazione con la sterminata libreria appartenuta a suo padre e, prima, a suo nonno. Un pezzetto alla volta, come un detective, ne ricostruire la biografia grazie alle prime edizioni dei suoi libri, alle dediche sui libri altrui, a scambi epistolari con i più fini intellettuali del suo tempo (alcuni davvero sorprendenti) e a flebili indizi.
Una scoperta continua ed affascinante …

Luigi Contu, I libri si sentono soli. Editore La Nave di Teseo. In libreria e su E-book.

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